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Tabulè

Tiramisù

Si scrive "Attivismo" si legge, Informazione, conoscenza, aiuto, divulgazione, interessame

  • veganricette
  • 21 ago 2015
  • Tempo di lettura: 3 min

È da qualche tempo che oltre ad occuparmi di cucina mi occupo anche di attivismo, certo non è facile per chi come me ha una vita plasmata in base ai dogmi imposti dalla società attuale. Casa > Lavoro

Lavoro > Casa

Week End > in casa a fare quello che non hai potuto fare mentre eri al lavoro. Ciononostante sono sempre del parere che ogni più piccolo gesto, ritagliato nel più piccolo degli spazi che abbiamo, può azionare un qualcosa che difficilmente potrà essere fermato in futuro . Come nel caso dell' attivismo e nella fattispecie nel mondo animale.

Oggi vi parlo di tre progetti emergenti, nati dalle teste di persone che han deciso di Agire ( con la A maiuscola d'obbligo) al posto di voltare le spalle. Persone semplici ma allo stesso tempo coraggiose, adornate da quella dose di coraggio e determinazione nel portare avanti le loro idee pacifiche in modo perentorio, perché sanno di essere dalla parte della ragione, conoscono la realtà dei fatti e sono assolutamente convinti che tutti dovrebbero sapere cosa fanno e perché lo fanno. Senza nulla togliere ad i fantastici primi due link, volevo semplicemente farvi notare che l'idea proposta nel terzo collegamento è scaturita da due bambini!

Creare un mondo libero è possibile, dipende da ognuno di noi.

NOmattatoio

Non si può fare finta di niente!

E' da questa riflessione che prende il via questo nostro percorso: un percorso non promosso da alcuna associazione, ma nato, organizzato e portato avanti da singoli attivisti e da tutti coloro che decidaranno di seguirlo.

Abbiamo dato il via a un presidio permanente (tramite una sequenza presidi a cadenza mensile) davanti ai cancelli del mattatoio di Roma per raccontare la realtà che dietro quei cancelli è celata. Ci poniamo come primo obiettivo quello di ottenere una partecipazione sempre più massiccia - sperando che altre città si uniscano a noi - così da destare l’attenzione dei media e avviare un serio dibattito pubblico sulla legittimità o meno del consumo di carne; diremmo dello sfruttamento degli animali in generale: ma essendo il numero di animali uccisi per fini alimentari il più alto in assoluto ed essendo tale pratica condivisa all’unanimità dalla nostra società e considerata erroneamente “normale, naturale, necessaria”, pensiamo che rappresenti un po’ il fulcro della questione, anche simbolicamente.

Crediamo che i tempi siano maturi per portare le persone a riflettere su determinate pratiche che nascondono violenza e soprusi su individui senzienti. Crediamo altresì che se davvero c’è bisogno di occultare i mattatoi e ciò che avviene al loro interno sia indice del fatto che la società tutta ha un problema, un problema che non riguarda solo gli attivisti animalisti, ma ognuno di noi. Gli operatori dei macelli svolgono un lavoro alienante affinché le persone comuni abbiano la loro fettina di carne nel piatto e quindi è indubbio che vi sia una corresponsabilità condivisa. Per questo torneremo lì ogni mese, davanti a questi luoghi tragici, per responsabilizzarci tutti quanti e sensibilizzare chi ancora non ha mai riflettuto sulla questione animale.

Con la speranza che guardare un animale negli occhi non ci procuri più vergogna, ma sentimento di reciproco rispetto.

Rita Ciatti e Eloise Cotronei

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Leandrino e il favoloso mondo dei gatti leucemici.

La pagina di Leo nasce come aiuto, informazione e sostegno delle adozioni di gatti FeLV positivi e disabili.

Ho incontrato Leandrino per caso, nel 2011. L’ho visto, in quella gabbia di gattile, e mi sono avvicinata a lui. In un attimo ho percepito tutta la sua sofferenza, tutto il suo dolore muto. Io, forse l’unica, non stata sorda ai suoi lamenti ed ai suoi pianti silenziosi, ho accolto la sua richiesta di aiuto, gli ho promesso che l’avrei tirato fuori da quel luogo freddo, e che l’avrei amato per sempre. Dopo una settimana Leandrino era in viaggio nel trasportino per essere urgentemente ricoverato in clinica. Era l’ombra di se stesso. Era fortemente denutrito e disidratato, soffriva di un'otite purulenta che gli faceva perdere equilibrio, aveva una forte diarrea, la cistite, la gengivite… Ma non se ne capiva il motivo. Dopo una settimana il terribile verdetto: Leucemia Felina. Da quel giorno è iniziata un’avventura per entrambi. Sono consapevole che la Leucemia è una malattia subdola, e proprio grazie alla mia consapevolezza, ogni giorno passato insieme è come un compleanno da festeggiare, un dono della vita. Dopo aver deciso di adottare Leandrino, la nostra casa si è arricchita di altre 4 piccoli esserini leucemici: Maya, Nina, Barry e Natalino.

Per scriverci: leoeigattifelv@gmail.com

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La raccolta delle briciole.

Raccogliamo tutti i centesimi di rame, 1, 2 e 5 centesimi, tutti quegli spicci che non usate, noi li utilizziamo per comprare, crocchette, antiparassitari e comunque tutto ciò che occorre ai volontari che si occupano degli animali abbandonati.


 
 
 

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